Alla commemorazione di Dante avvenuta alla Casa di Dante, il libro di Roberto Mosi/Edizioni il Foglio, “Ogni sera Dante ritorna a casa.” fra i protagonisti dell’evento.

Una serata commovente, scandita dal suono della campana della Badia Fiorentina, viva nel ricordo sempre attuale di Dante Alighieri, ricordo che lo rende vicino a noi anche nella vita di oggi.

L’anniversario della morte di Dante Alighieri può essere posto nel giorno del 13 settembre, dopo il tramonto; durante il viaggio da lui compiuto a Venezia come ambasciatore di Guido Novello, fu colpito da malaria nel ritorno attraverso le terre paludose del Delta Padano. In questo giorno, appunto, la sera, alle 18, lo abbiamo ricordato presso la Società delle Belle Arti Circolo degli Artisti “Casa di Dante” di Firenze, nella piazzetta di via Santa Margherita, dopo il suono, coinvolgente, della campana della Badia Fiorentina, quella stessa campana alla quale fa cenno il Poeta con le parole di Cacciaguida (Par. XV, 97-99):

Fiorenza, dentro da la cerchia antica

ond’ella toglie ancora e terza nona,

si stava, in pace, sobria e pudica.             

Dopo il suono della campana, ascoltato in religioso silenzio dal pubblico di amici e di cittadini interessati all’evento, le parole della lettera rivolta al nostro Concittadino, in un momento solenne, proprio nel luogo della sua nascita:

 Sestiere di S. Pier Maggiore in Firenze, 13 settembre

Carissimo Durante,

ci rivolgiamo a te, al di là della distanza nel tempo e nello spazio, in questo 2021, un anno difficile, colpito da una nuova peste. In questo periodo è stato di conforto avvicinarsi alla tua opera, parlarne con gli altri, allontanando dal pensiero i fantasmi della paura. Lo facciamo in modi diversi, negli incontri tenuti con grande prudenza, raccogliendo i nostri pensieri, con scritti, disegni, pitture, fotografie che celebrano il tuo impegno.

Poniamo in mostra le opere che ti celebrano come poeta, come politico, proprio qui, nel Sestiere di San Pier Maggiore, dove il tuo bisnonno Alaghieri aveva casa e leticò con i frati della Badia per il fico che invadeva il loro orto, dove tua mamma Bona ti allattò.

Sono passati settecento anni, la città non ha perso il suo carattere litigioso, divisa in fazioni; il mondo è segnato da violenze tremende, a cominciare da quelle nella lontana terra dell’Afghanistan. Ma più il tempo passa, più cresce l’ammirazione per te, specie in questo tempo di pandemia che ci spinge a pensieri meno liquidi e banali; ti sentiamo vicino ascoltando ancora le campane della Badia, camminando sul selciato del tuo Sestiere, la tua poesia ci avvicina all’idea della universalità della comunità umana, ci fa scoprire chiavi preziose per pensare ad un futuro migliore,

                              I Tuoi Concittadini

Dopo il saluto del presidente della Società delle Belle Arti, Franco Margari, sono seguite le letture della Divina Commedia, registrate puntualmente e disponibili all’indirizzo: https://www.facebook.com/circoloartisticasadante/videos/2905614646370703 .

Sono intervenuti:

– Il vicepresidente Giuseppe Cavallo: Par. XXV,1-9: “Se mai continga ..”

Renato Simoni , Inf. Canto X, Farinata degli Uberti

Simonetta Lazzerini di Florio, Inf. XXXIII, Conte Ugolino

Andrea Simoncini, a nome Officina del Mito, con l’annuncio della prossima Mostra: “Il concittadino Dante, dal Sestiere di San Pier Maggiore al mondo interno”

Severino Saccardi, direttore della rivista Testimonianze

Carlo Menzingher, a nome del Gruppo Scrittori di Firenze, con l’annuncio dell’uscita dell’antologia “Gente di Dante”

Franco Margari, Inferno XXVI, il personaggio di Ulisse

Nicoletta Manetti, Purg. XXX, l’apparizione di Beatrice

Roberto Mosi, Par. XXX “preghiera alla Vergine”