Tradizioni familiari e vita quotidiana in un paese agricolo della piana di Capitanata, in Puglia, atmosfere di tempi andati, dettagliate descrizioni di cibi, abbigliamento, luoghi, vacanze, abitudini, musica indimenticabile, mentre rivediamo gli avvenimenti storici che, proprio in quegli anni particolari, hanno cambiato in qualche modo le nostre vite. I ricordi dei favolosi anni Sessanta e Settanta vissuti come risveglio della coscienza nel momento cruciale dell’adolescenza, che incarna il difficile passaggio dall’età puberale a quella adulta, con il ritorno della memoria sensoriale e mentale.
Affiorano così nella mente dello scrittore, che si rivede quindicenne all’inizio degli anni Settanta, un’infinità di ricordi che appartengono alla sua infanzia e alla sua famiglia nei luoghi di origine, troppo presto dimenticati, e che iniziano a plasmare la sua nuova identità.
Come le viole ad ogni primavera
di Fausto Campanozzi