La cultura e la promozione culturale

di GORDIANO LUPI EDITORE/SCRITTORE – EDIZIONI IL FOGLIO

Perdiamo qualche minuto ad approfondire il concetto di cultura, forse ne abbiamo bisogno. Pure per uso personale, per chiarirsi le idee. Promuovere la cultura in un piccolo centro (ma anche in una grande città, nei singoli quartieri), non è la stessa cosa che organizzare grandi eventi di richiamo per favorire il turismo. Confondiamo termini e situazioni, perché una cosa sono le attività produttive, utilissime, che un comune deve mettere in piedi per costruire un polo di attrazione importante, altra cosa la cultura diffusa. La cultura, come veniva intesa una volta dalle forze progressiste, passa dai quartieri, dai luoghi di aggregazione, dalle piccole librerie, dagli spettacoli di periferia, dagli incontri sul territorio. La cultura ha bisogno di luoghi dove esprimersi, non può continuare a farlo soltanto su Internet, questi luoghi dobbiamo inventarli, se non ci sono. La cultura ha bisogno di piazze aperte, di arene dove proiettare cinema, palcoscenici dove fare teatro, palchi dove suonare musica, spazi dove presentare libri. La cultura ha bisogno di tanti piccoli eventi sul territorio, non del grande evento di richiamo nazionale. Poco importa se lo spazio culturale è frequentato da poche persone. Resta uno spazio culturale, un luogo dove scambiare idee e dibattere, uno spazio democratico, da gestire in comune, nell’interesse di tutti.