La prestigiosa Targa Barbera allo scrittore Antonio Messina. Si ringrazia il Presidente della commissione, Antonio Fundarò, l’organizzatore del Premio Poesia Giuseppe Tusa, il Sindaco di Partanna Nicola Catania e tutta la giuria del premio. Il Foglio Letterario Edizioni.

Nota di Antonio Fundarò, presidente della commissione.

Orgoglioso di aver scelto con la commissione tutta del CONCORSO NAZIONALE DI POESIA CITTÀ DI PARTANNA E CASTELLO DI GRIFEO che presiedo e il presidente dell’associazione culturale e artistica “Il Sipario “ di assegnare, quest’anno, la targa BARBERA allo scrittore, letto prima ancora di conoscerlo, Antonio Messina.

Antonio Messina, è nato a Partanna e vive a Padova. Ha pubblicato L’Assurdo Respiro delle Cose Tremule (2003), il fantasy filosofico La Memoria dell’Acqua, nuova edizione (Il Foglio 2010), Le Vele di Astrabat, nuova edizione (Il Foglio 2010), la silloge Dissolvenze (Il Foglio 2008), il fantasy ambientato nel mondo dei videogiochi Ofelia e la Luna di Paglia (Il Foglio 2009), il romanzo di fantascienza Nebular (Il Foglio 2011), la silloge Mitologie Domestiche dell’Anima (Il Foglio 2013), il romanzo di fantascienza Accenni D’autunno (Il Foglio 2014), il fantasy La Ballata delle sette pietre (Il Foglio 2015), il romanzo di fantascienza “Azukena” (Il Foglio).

Alcune sue liriche sono state pubblicate in antologie poetiche. Vive a Padova.

Recentemente ha dato alle stampe anche il fantasy per ragazzi “Laura e il treno per Elintur e altri racconti”, edito dalle Edizioni il Foglio, testo di narrativa in uso in alcuni Istituti e, tra questi, il Levi-Montalcini Partanna TP e il Tommasi di Lampedusa S. Margherita Belice AG. Non ci si sorprenda leggendo Laura e il treno per Elintur che la fantasia si sposa alla poesia, perché Antonio Messina è anche poeta con già 5 pubblicazione al suo attivo, Dissolvenze (2008) e Mitologie domestiche dell’anima (2013), Come una nuvola dentro un cortile ( Nulla Die), Il pianto della Nube, Il respiro della pietra.

Lo stile di Antonio Messina è lineare, mai sovrabbondante, così come è giusto che sia per ogni favola che nasce dal cuore e che vuole fare breccia nei cuori di chi avrà la bontà di leggerle, per suo proprio piacere o per raccontarle ai propri figli e nipoti. Lo stile affabulatorio è bilanciato e originale, e l’autore non disdegna di attingere dalle migliori fonti narratologiche per stupirci e per stupire se stesso.

Antonio Messina a cui attribuiamo la “Targa Barbera” è capace di condurci nel cuore di tanti mondi che non abbiamo mai osato immaginare. Per tutto questo grazie davvero dalla sua città di Partanna, dall’Associazione “Il Sipario”, dall’organizzatore del Premio Giuseppe Tusa, dal sindaco Nicola Catania e da tutta la giuria.