Le cinque anime di Maurizio Cometto finalista PREMIO ODISSEA 2016

Il ciclo di cinque romanzi fantasy dal titolo “Il libro delle anime” – Editore Delos. Già usciti i primi tre volumi e entro l’anno usciranno gli ultimi due, solo in ebook.

L’aliante scomparso/La Città delle Anime/La coda dello scorpione/Il fiume e il mare/Il Grande Sogno

“A mio modesto parere, è ampiamente meritata la posizione da finalista del premio Odissea 2016 in cui questo libro si è classificato. Un sogno a occhi aperti che trasporta verso mondi lontani, una storia che lascerà il segno nel cuore di chi la legge e difficilmente potrà dimenticare.

Nell’attesa del suo seguito, amanti del fantasy, non perdetevi questo capolavoro!”

Silvia Garioni

Se mi chiedessero, a bruciapelo, qual è l’autore italiano di narrativa fantastica che preferisco, risponderei Maurizio Cometto. Naturalmente farei torto a molti altri scrittori, come sempre capita nel caso di domande del genere. Sono tantissimi gli autori nostrani, specializzati nel fantastico in tutte le sue varianti, bravi o bravissimi, ma Cometto mi è particolarmente gradito. Un piacere particolare, nel fare quel nome, mi viene dal fatto che è conosciuto da pochissimi. Averlo scoperto è un merito della casa editrice Il Foglio di Gordiano Lupi. Forse non sono del tutto d’accordo (in parte sì) con Gordiano sulle sue valutazioni su Cuba e su certi miei colleghi. Ma su Cometto non si discute: un fior di scrittore, e averlo reso noto, sia pure a un numero circoscritto di lettori, e scommesso su di lui, è stata una dimostrazione di fiuto e di buon gusto.

Valerio Evangelisti

La città delle anime di Maurizio Cometto Fantasy – Romanzo Collana a cura di Emanuele Manco

A chilometri e chilometri di distanza, attraverso terre inospitali e venti che sussurravano inquietanti verità, c’erano quei luoghi spaventosi. Là regnavano le ombre, e là tutto doveva essere iniziato.

Volando a dorso di una grande poiana, da una Valframés mutata dalle sue azioni, Michele è arrivato alla Città delle Anime, proseguendo il suo percorso di crescita. Ma prima di affrontare le nuove e terribili prove che lo aspettano, deve orientarsi, comprendere il mondo che gli sta intorno e gli equilibri di potere tra i suoi abitanti: le anime Sognanti, le anime Brillanti e quelle Reiette. Tante cose da apprendere e da capire in poco tempo, per radunare un gruppo di coraggiosi e proseguire il suo viaggio verso il settimo anello e la Coda dello Scorpione, luoghi tenebrosi che custodiscono la risposta a molti misteri.

L’aliante scomparso di Maurizio Cometto Fantasy – Romanzo Collana a cura di Emanuele Manco

Raggiunta una certa età i bambini venivano portati dal loro padre a fare una passeggiata alla spianata del Contrario. Ma quando tornavano qualcosa in loro era cambiato.

Un aliante giocattolo che sparisce in mezzo al cielo. Il richiamo di un rapace proveniente da un’altra dimensione. Pianti di bambini che si odono in fondo a una voragine dentro uno sgabuzzino. Cosa lega tutti questi fenomeni?

Solo la signora Lena lo sa. Lei vive nel retrobottega della sua ferramenta, e attraverso la tenda di perline spia la vita di Vallascosa. Conosce tutti i segreti del paese, molti dei quali riguardano Michele Valloni, un ragazzino in perenne rotta con il padre.

Sarà Michele ad affrontare la misteriosa maledizione della muta che incombe su tutti i bambini. Ma si tratterà solo del primo passo verso un’incredibile avventura che lo porterà, per fortuna non da solo, alla ricerca di una città meravigliosa.

Avvincente romanzo fantastico di formazione, dall’ambientazione tanto familiare quanto misteriosa, L’aliante scomparso è il primo volume del ciclo Il libro delle anime.

La coda dello scorpione

Tutto si trasforma, nulla muore veramente… Perché è l’energia l’unica cosa che conta. L’energia che ci scambiamo.

Mentre Michele e l’Uomo Scintillante si addentrano oltre il settimo anello, alla Città delle Anime il Ministro tesse la sua trama di conquista e di potere. Nel frattempo Lucetta cerca di scoprire il mistero del Decadimento della Città e Riccardo Valloni a Vallascosa si chiede da dove provengano le voci di bambino che lo chiamano. Il Grande Sogno è minacciato e Michele dovrà affrontare la prova più ardua per salvarlo.

La coda dello scorpione è il terzo volume del ciclo Il libro delle anime, iniziato con L’aliante scomparso e proseguito con La città delle anime, pubblicati in questa stessa collana.

Fantasy – Romanzo

Collana a cura di Emanuele Manco

EDIZIONE EBOOK Editore: Delos Digital srl Collana: Odissea Fantasy n. 34 Pagine (stimate): 248 Formati: epub, kindle Prezzo: Euro 4,99

MAGNIVERNE di Maurizio Cometto  ISBN 9788876067532 € 16,00 – Pag. 310 Edizioni il Foglio Letterario

Magniverne è un paesino sperduto fra le montagne di un Piemonte cupo dove i bambini giocano nei prati accanto a incubi che attendono nelle profondità dei fiumi e si nascondono nel ventre buio delle foreste. Magniverne è un luogo di predestinati, di memorie, di sdoppiamenti. Magniverne e i suoi confini che sono luoghi del passaggio verso l’età adulta, il suo cuore di fiaba fantasiosa e terribile, i suoi esorcismi e le sue avventure. Magniverne è il versante gelido, in ombra della provincia italiana: le case stregate non si contano e i luoghi innominabili sono invasi dai rovi, e ogni pietra nasconde una storia dimenticata. Magniverne è l’immaginario paese protagonista di questa antologia, il fulcro del realismo magico di Maurizio Cometto che ci conduce per mano nei meandri dell’oscurità per svelarcene i segreti.

Recensione di Luca Menichetti per LANKENAUTA

Chi conosce Maurizio Cometto lo descrive come persona timida e gentile, e probabilmente un’impressione di delicatezza e di leggerezza, di primo acchito, potrà coglierla anche il lettore di “Magniverne”, l’ultima raccolta antologica di racconti dello scrittore e ingegnere piemontese. Il “cuore di fiaba”, come leggiamo in quarta di copertina, non c’è dubbio che esista ma più probabilmente è qualcosa che riguarda la cornice, in parte lo stile di scrittura, sopratutto nelle pagine del romanzo breve “Il costruttore di biciclette”, in parte la presenza di bambini e di preadolescenti che soltanto ad una prima impressione potranno mostrarsi un po’ leziosi; ma basta un attimo e nel paesino di Magniverne succede sempre qualcosa di oscuro e inquietante. Potremmo dire che nell’opera di Cometto sfuma la classica, e forse troppo drastica, classificazione che vede il meraviglioso come genere caratterizzato dall’accettazione dell’inverosimile, mentre il fantastico qualificato da eventi soprannaturali sullo sfondo della normalità. In “Magniverne” – paesino immaginario situato nella campagna piemontese, sulle sponde dell’altrettanto immaginario Labironte – c’è un po’ di tutto questo: un “versante gelido, in ombra della provincia italiana” che accoglie apparente normalità mentre dietro l’uscio di casa e dentro le case assistiamo a sdoppiamenti, ad un crescente senso di straniamento mentre si affacciano tenebrosi ricordi che la mente ha rimosso, incontriamo creature dell’altro mondo più vicine di quanto si possa pensare, entità che non sono condizionate da limiti temporali, una chiara idea di universi paralleli (e di una Magniverne parallela). Un paesino di quelli che in genere vengono etichettati con l’aggettivo di “ridente”; ma che in realtà, una volta preso atto dei luoghi suggestivi, non fa ridere per niente e dal quale alcuni protagonisti dei racconti di Cometto non possono che fuggire, inseguiti da ombre e da situazioni insostenibili: “Perché proprio io? -, urlò d’improvviso Aurora. – Non c’è una risposta. Siamo a Magniverne, ogni cosa può accadere” (pp.194). E nel caso, per qualsiasi motivo, il magnivernese di un tempo torni al paese dell’infanzia, allora è probabile succeda qualcosa che prende la forma di incubo o di svelamento di una realtà feroce fino ad allora cancellata dalla mente. In relazione all’opera di Cometto si è perciò giustamente parlato di “realismo magico”, forse una delle definizioni più coerenti anche per i racconti contenuti in questa nuova pubblicazione a cura dell’Ass. Culturale Il Foglio: elementi sovrannaturali spiegati solo in parte e che soprattutto emergono in contesti inaspettati, del tutto ordinari, evidenti distorsioni temporali amplificate dalle paure dei protagonisti, a volte nemmeno del tutto consapevoli, un realismo che vuol dire attenzione nei confronti delle crudeltà dei giovanissimi, delle dinamiche familiari, campo fertile di drammi, gelosie, debolezze, tradimenti immaginati e consumati.

Quella di Magniverne è una provincia quindi dall’aspetto fiabesco, seppur molto vicina alla grande città, che nasconde un lato oscuro di cui gli abitanti, per lo più omertosi, sono spesso consapevoli, ma che solo i bambini, col loro sguardo vergine ed ingenuo, riescono a rivelare, non avendo ancora ricacciato le paure collettive nelle profondità del loro inconscio. Oscurità e misteri, sullo sfondo di incombenti e mostruosi doppelgänger, che mostrano il loro fulcro e la loro genesi in luoghi ricorrenti, a volte innominabili e proibiti, a volte del tutto evidenti, elementi imprescindibili del paesaggio di Magniverne: il già citato e onnipresente fiume Labironte (forse una voluta somiglianza con l’infernale Acheronte?), i rifugi nelle oscurità del bosco, il vecchio mulino, che le dicerie di paese vogliono volta volta infestato di fantasmi, ma probabilmente luogo dove si manifestano creature e realtà molto più terrificanti e definitive a confronto dei più rassicuranti spettri. Intendiamoci, i racconti di Cometto presenti in “Magniverne” – “Il costruttore di biciclette”, “L’uomo invisibile”, “Magniverne sommersa”, “Via da Magniverne”, “Un ragazzo solitario”, “Ritorno a Magniverne” – non seguono sempre uno schema prestabilito, e da questo punto di vista viene meno il rischio della monotonia. Se nel già citato romanzo breve l’atmosfera fiabesca la fa da padrone, in presenza di protagonisti appena adolescenti, circondati loro malgrado da realtà soprannaturali e da irrisolto mistero, in altri scritti l’infanzia e la giovinezza, col loro carico di angoscia e di rimorsi, rappresentano storie di un passato che riemerge nonostante i tentativi di rimozione e con evidenti effetti da incubo.

Un’antologia che crediamo sarà apprezzata e che confermerà ancora volta l’importanza di uno scrittore che, forse a causa di un genere poco considerato e soprattutto ancora poco compreso dalle grandi case editrici, meriterebbe ben altra considerazione.

L’AUTORE

Maurizio Cometto è nato a Cuneo il 29 settembre 1971. Tra i libri pubblicati la raccolta L’incrinarsi di una persistenza e altri racconti fantastici (Il Foglio, 2008), il romanzo per istantanee Cambio di stagione (Il Foglio, 2011), la raccolta di racconti weird Magniverne (Il Foglio, 2018). Ha pubblicato numerosi racconti in antologie, siti internet e riviste, tra le quali Robot ed Effemme. La città delle anime è la seconda parte del ciclo Il libro delle anime, iniziato con L’aliante scomparso. Laureato in Ingegneria Meccanica, vive a Collegno.