Alessandra Altamura, “ALLE CORTI DEI RE” Il Foglio Letterario Edizioni.

Alfio e Irma abitano in una tipica corte lucchese e, da quello spazio comune che unisce le case e, come un filo sottile ma indistruttibile, anche le vite, commentano l’evolversi della pandemia, le storie vicine e lontane, le gioie e le catastrofi comuni e meno comuni. Uno sguardo semplice e popolare, che tocca tutte le sfumature della generosità e della malignità, della comicità e della sofferenza, dell’ignoranza e della condivisione. La realtà quotidiana della corte si pone come una sorta di cornice e di collegamento invisibile tra i racconti, due per ogni capitolo, che rappresentano i diversi e talvolta persino opposti punti di vista in gioco. Tutto è umano e, in quanto tale, se non giusto per i dettami della vetusta morale, senz’altro comprensibile per chi guarda con il cuore. I testi in prosa sono intervallati da poesie che sanciscono come una cerimonia solenne la verità di ogni storia, la credibilità e l’autorevolezza che risiede in ogni dolore, in ogni passione, in ogni tormento, in ogni emozione.