Un libro di racconti sociali che inducono a riflettere; obbligano a riflettere. Ognuno ha un filo conduttore: la prepotenza. Ecco perché sono legati. Ogni racconto è attinto da fatti realmente accaduti; una sorta di libro neorealista. Per dirla alla Joyce: “Il racconto ha per natura un ottanta per cento di verità e un venti di fantasia; se la percentuale cambia possiamo parlare di cronaca o fiaba, non più di racconto”.