Piombino, Venerdì 10 marzo ore 16 e 30, Unitre Via Fucini, Patrizia Lessi presenta Stefano Tamburini.

IL PREZZO DA PAGARE Il Foglio Letterario Edizioni, Euro 14

Stefano Tamburini nasce a Piombino (Li) il 25 febbraio 1961 da padre piombinese e madre elbana. Divoratore di libri e di strade dove consumare scarpe da marciatore, coltiva anche la passione per il giornalismo muovendo già a fine liceo i primi passi nella professione bussando alla porta della redazione piombinese del quotidiano “Il Tirreno”. Comincia poi un lungo viaggio nei giornali di mezza Italia. Di alcunidiventa direttore: Corriere Romagna, Agenzia Agl (che cura il notiziario nazionale per i 18 quotidiani locali del Gruppo Espresso), la Città di Salerno e Il Tirreno. Fra una direzione di testata e l’altra,c’è anche l’incarico di coordinare supplementi e inserti per i giornali del Gruppo, in particolare quelli legati ai grandi eventi sportivi (Olimpiadi, Europei e Mondiali di calcio) e alle tematiche dell’innovazione tecnologica. Fra le tante collaborazioni, quelle con il settimanale Autosprint e con il quotidiano abruzzese il Centro, per realizzare una serie di ritratti di “Ribelli” dello sport. Da qui l’idea di arricchirli e integrarli per far nascere questo libro, che accarezzaquel che accade nelle competizioni per entrare nel cuore dei diritti umani e civili.

Dalla prefazione di Rosy Bindi, ex ministra della Sanità ed ex presidente della commissione parlamentare Antimafia

In questo libro lo sport è solo lo sfondo di un palcoscenico più importante, quello dei diritti umani e civili, di un mondo che cresce e diventa migliore, attraverso contributi di vario genere, che passano dall’educazione e in qualche caso anche dalla ribellione. Molti dei diritti che oggi diamo per scontati sono germogliati anche su campi di calcio, piste di atletica, strade di corse infinite, piscine e altri scenari sportivi. Scenari dove purtroppo si assiste anche a fenomeni di corruzione che cominciano intorno ai teatri di competizione, si intrecciano con le stesse e poi si trasferiscono anche in altri contesti. Come ampiamente dimostrato e documentato da tutte le vicende legate ai Mondiali di calcio del Qatar e agli intrecci perversi fra il Paese del Golfo e la politica occidentale. Nelle pagine di questo libro ci sono imprese di donne e uomini che hanno vinto anche perdendo le sfide che stavano affrontando. Sono avventure che accarezzano, in qualche caso dipingono con i toni della commozione uno scenario di conquiste che tutelano la personalità dell’individuo, la libertà di pensiero, di riunione, di religione. E anche i diritti alla diversità, a essere minoranza senza timore di esprimersi. (…)