PRÉVERT, L’AMORE & PARIS SU MANGIALIBRI. Articolo di Alfredo Sgroi

Quello di Prévert è un autentico universo creativo. Spazia trasversalmente tra le diverse arti e attinge da un vissuto intenso, fatto di amori, gesti più o meno clamorosi, delicati sentimenti e cocenti delusioni. Questo universo, senza centro né periferia, per essere attraversato richiede passione e la disponibilità a seguire tutte le evoluzioni di un artista straordinario. Sullo sfondo della sua avventura artistica e sentimentale c’è una Parigi dorata, amorevole culla in cui Prévert nasce all’inizio del Novecento e dove trascorre gran parte della sua esistenza. Qui, in un ambiente cosmopolita, vivace e suggestivo, trova diversi amori. E trasla le sue passioni in poesie che si fanno canzoni, e canzoni che hanno il timbro delicato della poesia. Qui coltiva la passione per la musica e il cinema, ed incrocia i maggiori esponenti della cultura novecentesca. Tanto amato, dai parigini, che per l’estremo saluto accorrono a migliaia. A riprova di un affetto intenso, e pienamente ricambiato dal poeta. Che della città ama i fastosi viali, ma anche gli odori e la cucina unica. E che di tutto ciò fa materia d’arte.

Patrice Avella in questo volume ripercorre in lungo e in largo la produzione artistica e le vicende biografiche di Jacques Prévert. Arricchendo la trattazione con immagini molto belle e con testimonianze davvero preziose. A cominciare da quella, iniziale, di Juliette Greco. Perché il poeta dell’amore, come viene ribattezzato, ha la rara capacità di uscire dal consueto guscio di certa poesia accademica per incontrare un pubblico più ampio. E per fare ciò passa dalla musica al cinema, sempre fornendo spunti creativi originali e di rara bellezza. Lo confermano le tante poesie qui riproposte in versione francese e in traduzione italiana. Come gli altri documenti, che convergono tutti nella definizione compiuta, con tutte le sfumature, di un ritratto esaustivo di uno degli artisti francesi più amati e celebri.