Roberto Mosi – 24 riquadri (o “formelle”) per disegnare l’incontro con Dante – La Mostra su “Il concittadino Dante” al Circolo degli Artisti

24 riquadri (o “formelle”) per disegnare l’incontro con Dante – La Mostra su “Il concittadino Dante” al Circolo degli Artisti

Due pannelli, suddivisi in 12 riquadri (o “formelle”) ciascuno, presentati alla Mostra aperta recentemente alla galleria della “Casa di Dante”, rappresentano i momenti dell’impegno di un anno, dal settembre 2020 al settembre 2021 (nel periodo della pandemia e dell’attesa del vaccino), per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante, proprio nel luogo – il Sestiere di San Pier Maggiore –  dove il Poeta nacque e visse la prima parte della vita da cittadino della “sua” Firenze.

La Mostra è stata, inaugurata il 18 settembre alla Galleria della Società delle Arti Circolo degli Artisti “Casa di Dante”, con il titolo: “Il concittadino Dante, dal Sestiere di San Pier Maggiore al mondo intero” ed ha visto la partecipazione di undici artisti. La Mostra rimarrà aperta fino al 30 settembre e chiude le manifestazioni della Società in onore del Poeta, che si sono articolate nel corso dell’anno fino allo svolgimento finale del “Settembre Dantesco”.

Ho partecipato intensamente a queste iniziative, ho presentato “Ogni sera Dante ritorna a casa. Sette passeggiate con il poeta” (Il Foglio) e “Promethéus. Il dono del fuoco” (Giuliano Ladolfi); ho preparato sette report dei percorsi danteschi nel Centro di Firenze (Sestiere di San Pier Maggiore) riportati online a cadenza settimanale dalla rubrica “Occhio sull’autore” di Literary e ho partecipato attivamente  agli incontri pubblici che si sono svolti nella piazzetta antistante la “Casa di Dante”, dal 25 marzo 2021, il DanteDì, all’arrivo di una delegazione dalla città di Ravenna,  alla solenne commemorazione  tenuta il 13 settembre, al tramonto, nella ricorrenza precisa della morte del Poeta.

Alla Mostra inaugurata il 18 settembre ho presentato due grandi pannelli fotografici, divisi, come si è appena detto, in 24 riquadri, o formelle, che “raccontano” immagini e sensazioni. Nella fascia centrale dei due pannelli, sono inserite otto fotografie della Badia Fiorentina; al primo posto è la fotografia della statua di Ugo di Toscana, il grande patrono del convento, con sullo sfondo la mole del campanile le cui campane ancora battono le ore della giornata, come ai tempi di Dante:

Fiorenza, dentro dà la cerchia antica

ond’ella toglie ancora e terza nona,

si stava, in pace, sobria e pudica.

                               Par. XV 97- 99

Fra queste immagini è presente la fotografia della celebre statua in bronzo de “Il povero” dello scultore canadese Timothy Schmalz, statua posta oggi, per una precisa scelta della comunità religiosa che vive nel Monastero, all’ingresso della storica Badia.

L’ampia documentazione video realizzata, in particolare, dalla Società delle Belle Arti nel corso dell’anno, rappresenta una preziosa documentazione di come è stato vissuto l’Anniversario dei 700 anni in una parte importante del Sestiere dantesco; di seguito alcuni di questi documenti:

Invitando, dunque, a visitare la Mostra “Il concittadino Dante, dal Sestiere di San Pier Maggiore al mondo intero”, che starà aperta per tutto il mese di settembre, ci chiediamo: cosà rimarrà della celebrazione dell’Anniversario dei 700 anni, vissuto nel tempo difficile della pandemia? Crediamo che la lettera rivolta al “concittadino Dante” inserita nel pannello fotografico presente alla Mostra, aiuti a cogliere lo spirito del nostro rinnovato incontro con il Poeta fiorentino.

                                              Firenze, 13 settembre 2021

                                                             Sestiere di S. Pier Maggiore

          Carissimo Durante,

     ci rivolgiamo a te, al di là della distanza nel tempo e nello spazio, in questo 2021, un anno difficile, colpito da una nuova peste. In questo periodo è stato di conforto avvicinarsi alla tua opera, parlarne con gli altri, allontanando dal pensiero i fantasmi della paura. Lo facciamo in modi diversi, negli incontri tenuti con grande prudenza, raccogliendo i nostri pensieri, con scritti, disegni, pitture, fotografie che celebrano il tuo impegno.

Poniamo in mostra le opere che ti celebrano come poeta, come politico, proprio qui, nel Sestiere di San Pier Maggiore, dove il tuo bisnonno Alaghieri aveva casa e leticò con i frati della Badia per il fico che invadeva il loro orto, dove tua mamma Bella ti allattò.

Sono passati settecento anni, la città non ha perso il suo carattere litigioso, divisa in fazioni; il mondo è segnato da violenze tremende, a cominciare da quelle nella lontana terra dell’Afghanistan. Ma più il tempo passa, più cresce l’ammirazione per te, specie in questo tempo di pandemia che ci spinge a pensieri meno liquidi e banali; ti sentiamo vicino ascoltando ancora le campane della Badia, camminando sul selciato del tuo Sestiere, la tua poesia ci avvicina all’idea della universalità della comunità umana, ci fa scoprire chiavi preziose per pensare ad un futuro migliore,

                               I Tuoi Concittadini