Roberto Mosi Dante e le “Terre di Impruneta” – I disegni di Enrico Guerrini/Edizioni il Foglio Letterario

Sabato 5 marzo presso la biblioteca comunale di Impruneta – che si affaccia sulla splendida piazza Buondelmonti – è stato presentato il libro di Roberto Mosi Ogni sera Dante ritorna a casa. Sette passeggiate con il poeta, Il Foglio Edizioni. La presentazione è stata  arricchita dalla esposizione dei disegni realizzati dal pittore Enrico Guerrini su personaggi e luoghi della Divina Commedia. Le immagini dei disegni sono state raccolte in un video (indirizzo: https://youtu.be/GCbJWGBtj38). Ha introdotto l’incontro l’assessore Sabrina Merenda.

Roberto Mosi, con il libro presentato, accompagna un gruppo di amici per le strade della Firenze medievale per riscoprire i luoghi danteschi, sulle orme dei passi che videro il poeta crescere come uomo, affermarsi come politico e poeta, fino alla condanna all’esilio. Si percorrono strade dall’antico selciato, a fianco di antiche chiese, case torri che si innalzano ancora nel paesaggio dall’impronta medievale, luoghi carichi di memorie. Per il gruppo di amici sono momenti di serenità, che sollevano, nei tempi della pandemia, dall’atmosfera da incubo che pervade la vita quotidiana. Si riscopre la città del Medioevo, dell’epoca violenta e straordinariamente ricca di Dante: le voci degli amici, nei commenti, nella lettura corale della poesia, si alzano in alto per le strade strette, in alcuni tratti, cupe, seguendo la musica delle terzine della Divina scandito da oltre trenta lapidi con incise nel marmo parole emozionanti del viaggio del poeta nell’Oltretomba. Le lapidi furono poste dal Comune di Firenze, in varie parti del centro cittadino, agli inizi del Novecento. Il percorso parte dalla Casa di Dante con i versi ”Io fui nato e cresciuto/ sovra ‘l bel fiume d’Arno alla gran villa. Inferno XXIII, 94-95 e termina al bel San Giovanni con riferimento ai primi versi del Canto XXV Paradiso, alla speranza di Dante, exul immeritus, di tornare al bello ovile e per una pubblica incoronazione a Firenze. E noi a distanza di tanti secoli dalla sua scomparsa, viviamo di questa speranza, siamo certi che ogni sera Dante ritorna a casa. Le Sette Passeggiate: 1. Le origini 2. La borsa degli usurai 3. Corso Donati, il nemico 4. La scelta di Buondelmonte 5. L’incontro con Beatrice 6. Il vicolo dello Scandalo 7. “… ritornerò poeta ”

I versi della lapide presso la quale termina la Settima Passeggiata del percorso dedicato a Dante:

Se mai continga che ‘l poema sacro

al quale ha posto mano e cielo e terra,

    sì che m’ha fatto per più anni macro,

vinca la crudeltà che fuor mi serra

del bello ovile ov’io dormi’ agnello,

    nimico ai lupi che li danno guerra;

con altra voce omai, con altro vello

ritornerò poeta, e in sul fonte

    del mio battesimo prenderò ‘l cappello;

Par. XXV, 1-9

Roberto Mosi ha tenuto a ricordare i diversi incontri che ha avuto nel tempo con l’Impruneta e i suoi cittadini. Ha fatto riferimento alle presentazioni dei libri “Non oltrepassare la linea gialla” (Europa Edizioni 2014) ed “Esercizi di volo” (Europa Edizioni 2016), illustrate dai disegni del pittore Enrico Guerrini. Un video illustra questi momenti, con i disegni di Enrico Guerrini ( https://www.youtube.com/watch?v=a0seCvxSeLs ); per il libro Esercizidi volo merita considerare anche il video realizzato da Virginia Bazzechi. Un’ultima nota è stata dedicata al Progetto del 2005 “Terre d’Impruneta” realizzato per il Comune, articolato nei temi – La Terra del Cotto e le Fornaci; – La Terra del Sacro, il Culto della Vergine, la Processione e la Città di Firenze; – La Terra della Storia, il Paesaggio dell’Olio e del Vino. Nel Progetto ebbe una posizione centrale il tema del paesaggio, con la definizione di un itinerario costruito grazie alla lettura dell’ambiente attraverso punti strategici da cui si potevano osservare “quadri paesaggistici” o sistemi di beni di particolare valore evocativo. Nei luoghi individuati come tappe dell’itinerario, era prevista la collocazione di un pannello illustrativo con l’indicazione egli elementi di maggior rilievo. Si legge nel Progetto: “Al visitatore sarà dato un quadro di notizie per la “lettura” dei profili del paesaggio, come, secondo i casi, il sistema delle ville, degli edifici religiosi, dei segni lasciati dal mondo della mezzadria, la vegetazione, le coltivazioni di oggi, ecc.”. Ci sembrano elementi di attualità di un paesaggio “unico”, come quello dell’Impruneta, di grande interesse anche per la sensibilità dei nostri oggi verso l’ambiente e la natura, da riprendere anche nella visione di Gilles Clément della Terra come “Giardino Planetario” e di noi come “giardinieri” responsabili della sua salute e della sua bellezza.

Impruneta

 (Poesie 2009-2016, Ladolfi Editore, 2016)

Leggeri i passi salgono la collina

la città si scioglie in sentieri solitari

cancelli muti parlano di storie lontane.

Avvolge l’eco dei nostri passi

la pelle ruvida degli alti muri

segnata da strisce di graffiti.

Le voci dei compagni galleggiano

nell’aria umida prima del temporale.

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Appare la casa rossa di Rosai

Ciajkowsky compone musica

le note si spandono per la campagna.

Dalla villa del Pian dei Giullari

esce suor Celeste dopo la veglia

a Galileo, il padre moribondo.

Una giovane scende a Firenze.

Nonna Giulia, nello sguardo gocce di cielo.

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Oltre le acque dell’Ema piene di voci

il sentiero s’impenna per i campi.

La vista si apre sul cerchio dei colli

al centro la Cupola, sempre più lontana

misura dell’incedere dei nostri passi.

In cima San Gersolè ci accoglie

le case sgocciolate lungo la strada

i ragazzi intorno alla maestra.

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Si apre infine la piazza dell’Impruneta

rivolta verso i portoni sbarrati della chiesa.

Il paese si è ritirato, ostile, a tavola

alla campana di mezzogiorno.

Il temporale sferza con rabbia le cose.

Osservo sereno dal fondo del loggiato,

il vino riscalda, continuo a salire