Giuseppe Costigliola e il cinema di Romolo Guerrieri. Edizioni Il Foglio Letterario.

Questo incontro tra Giuseppe Costigliola e Romolo Guerrieri ha davvero qualcosa di speciale. Quando Costigliola mi disse che lavorava a un non meglio specificato libro su Romolo Guerrieri, confesso che prevalse in me un certo scetticismo. Non perché Romolo Guerrieri non meritasse un libro, ma perché è stato un regista di non facile collocazione. Non un maestro del cinema italiano, ma neppure un regista di serie B, requisiti essenziali, l’uno al pari dell’altro, per far parlare di sé e dei propri film.

Giuseppe Costigliola, infatti, ha scritto un libro che non è solo il ritratto di un sorprendente regista ma è una vera e propria storia del cinema italiano degna di rappresentarlo come e meglio di tante opere analoghe. Un libro che mi piacerebbe vedere un giorno sui banchi del Centro sperimentale di cinematografia.

Attraverso Romolo Guerrieri e la sua sterminata famiglia (la famiglia Girolami, zeppa di nomi e di pseudonimi), Costigliola dimostra come e perché il cinema italiano è sempre stato esso stesso una famiglia, creata da tanti piccoli e grandi eventi tutti memorabili, che hanno origine nell’epoca fascista e in una città, Roma, dove a dispetto del carattere burbero la solidarietà è sempre stata di casa.

Chi leggerà questo libro è destinato a perdersi. Lo metta pure in conto. Ma è bellissimo perdersi in questo incantesimo (chiamato cinema) come direbbe Franco Battiato, perché il libro è letteralmente scritto a strofe, e ogni strofa è un aneddoto, comico, tragico o malinconico. Aneddoti che spiegano come meglio non si potrebbe perché tutte le persone che hanno fatto la storia del cinema, dal più importante al più umile, sono tutte indissolubilmente legate.

Questo libro è inoltre di una modernità unica perché rappresenta la risposta letteraria a Google e a Wikipedia. Qui si trova tutto, e i link sono tutti di un’efficienza mostruosa perché creano un insieme perfettamente coerente pensato dall’autore e non da una stupida macchina. Se tentasse di imitarlo, l’Intelligenza Artificiale ne uscirebbe con le ossa (che neppure possiede) rotte.

Giuseppe Costigliola è giornalista, traduttore e critico letterario. Autore di racconti, scrive di cinema, teatro, musica e letteratura sul quotidiano Globalist.it e sulle riviste “Il Giornale dello spettacolo” e “Primissima”. È impegnato da anni nel recupero della memoria attraverso la raccolta di testimonianze di artisti e tecnici che hanno fatto la storia del cinema di genere.