Fonte: Il Tirreno. Mi rammento Piombino – Amarcord Piombino volume 2. Edizioni il Foglio Letterario.

Questo non è semplicemente il secondo volume di una storia già cominciata e rimasta incompiuta. Qui non ci sono i racconti rimasti nel cassetto dopo la prima stesura di un volume di successo come «Amarcord Piombino» con la prosa poetica di Gordiano Lupi e le immagini romantiche di Riccardo Marchionni. Questo secondo volume in realtà è un tutt’uno con il primo e, personale impressione, potrebbe essere anche il preludio a un terzo appuntamento in libreria. Quello che stanno facendo Gordiano Lupi e Riccardo Marchionni è molto più che un semplice rovistare nel cassetto dei ricordi. Questo libro e il precedente non fanno altro che mettere ordine nella memoria collettiva. Grazie a questi ricordi gli autori riescono a riempire il cuore di una struggente felicità. Non c’è nostalgia, non c’è rimpianto, qui si tratta di ricostruire un cammino tortuoso e controversosenza avere la pretesa di dare un giudizio, anche se il confronto di fatto lo è. Perché è inevitabile far emergere errori e storture in un cammino che non ha certo migliorato la prospettiva di una comunità che ha visto passo dopo passo peggiorare la propria condizione. (Stefano Tamburini)