Fabio Demi: un libro di memoria storica. “Quaderni proletari”. Il Foglio Letterario Edizioni.

Bolgheri, Venturina, Piombino. Il lavoro nei campi e in fabbrica, le lotte contadine e operaie. Mezzadri come servi della gleba, lavoratori sfruttati nella grande acciaieria.

Gino Tinagli, classe 1904, nato in una numerosa famiglia di mezzadri alle dipendenze dei conti Della Gherardesca, era un contadino, barrocciaio e operaio semianalfabeta. Non lo avevano mandato a scuola, perché il podere di Bolgheri aveva bisogno di braccia. Ma lui, nel corso della vita, si è costruito una cultura da autodidatta, che poi ha sfogato nelle sue memorie in prosa e in poesia. Scriveva tanto e di tutto, sfornando i ricordi di un’esistenza dura ma densa di impegno politico e sociale.

Gino è morto nel 1983. Le sue memorie di comunista, fiero oppositore del fascismo, hanno dormito per quarantanni in uno scatolone. Ora sono raccolte in un libro, di prossima uscita, che ho avuto l’onore di scrivere. Il titolo è “Quaderni proletari”. Ringrazio mia suocera Rosella, figlia di Gino, per avermi messo a disposizione il ponderoso materiale prodotto dal padre, l’editore Gordiano Lupi per aver creduto nel progetto, e Stefano Tamburini, mio direttore ai tempi de “Il Tirreno“, per l’emozionante prefazione.

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