Pasolini e la “Sororità delle Arti” – La Camerata dei Poeti, Firenze

Camerata dei Poeti: Pasolini e la “Sororità delle Arti”

Nell’ultimo incontro della Camerata dei Poeti, 15 aprile, è stato presentato dal presidente Carmelo Consoli, il romanzo “La vita cambia”, ed. Bonfirraro 2021, della scrittrice Marcella Spinozzi Tarducci, ambientato nella città di Firenze. Secondo la tradizione dell’associazione, l’incontro è stato ancora una volta l’occasione per dare vita alla “Sororità delle Arti”, con la convergenza intorno all’ambientazione del romanzo, di più linguaggi e ricerche nel campo della cultura. Ci piace a questo riguardo, nell’anno dedicato al poeta friulano, fare riferimento al libro “Petrolio” di Pier Paolo Pasolini, un’opera che propugna una visione performativa della letteratura, come azione diretta sulla realtà, come esibizione del proprio corpo e del proprio vissuto … Pochi artisti si sono espressi in una gamma così ampia di linguaggi come Pasolini: dalla poesia al teatro, dal romanzo al film, dalla sceneggiatura alla pittura … ” (Massimo Fusillo, “La Grecia secondo Pasolini”, 2022).

Nel corso dell’incontro del 15 aprile, la parte musicale è stata affidata al flauto di Laura Manescalchi e alla chitarra di Luigi Gagliardi.

Da parte nostra, per la parte Sentieri poetici, abbiamo proposto la passeggiata dedicata al panorama di Firenze e a Mario Luzi, ai suoi scritti per la Cupola del Duomo. La partenza della passeggiata è dal Ponte alle Grazie in direzione del quartiere di San Niccolò; superata l’antica porta di San Miniato, ci dirigiamo verso il Giardino delle Rose, splendido nella sua fioritura e per le statue di Jean–Michel Folon. Ci fermiamo sulla panchina, in alto, con la figura del Lettore, per leggere ad alta voce, davanti al panorama della città, sovrastato dalla mole della Cupola del Brunelleschi, la poesia Fiore della Fede (È la nuova voce ora che ascoltate/ sono Santa Maria del Fiore .), e da “Fiore nostro fiorisci ancora”, il celebre dialogo dei due operai impegnati nel cantiere di Ser Filippo (vedi il testo: https://poesia3002.blogspot.com/2022/04/la-cupola-di-filippo-brunelleschi-e.html). Per l’uscita principale dal Giardino raggiungiamo, poi, in breve le Rampe del Poggi (Patrimonio Unesco) ambiente scenografico, riportato recentemente all’antico splendore, dove l’acqua zampilla per vasche, grotte e fontane, in basso, verso Porta di San Niccolò. Si raggiunge da qui, di nuovo, per il Lungarno Serristori, il Ponte alle Grazie.  Per la parte poi Sguardo sulle Riviste, ho rilevato l’importanza di Semicerchio, rivista di poesia comparata, semestrale, una perla dell’editoria toscana. Fondata a Firenze nel 1986, direttore Francesco Stella, si occupa di poesia dall’antichità al contemporaneo, con attenzione particolare al quadro internazionale e ai rapporti interculturali, alla critica tematica e alla letteratura d’immigrazione. Si articola in una prima parte monografica, dedicata a un tema antropologico o culturale, esplorato nella sua storia poetica attraverso ricerche specialistiche e antologie di testi, una sezione di saggi, testi e traduzioni inediti, e una rassegna di recensioni da ogni parte del mondo che comprende la poesia dei paesi europei, la poesia classica e medievale, la poesia araba, anglo-africana, iranica, lituana, greca, indiana, coreana, cinese, sudamericana, statunitense, la canzone.

L’ultimo contributo all’incontro della Camerata dei Poeti, nell’ambito della “Sororità delle Arti”, ha riguardato il nostro impegno nel campo della fotografia e il costante riferimento, nel corso del lavoro, alla città di Firenze, come rivelano le mostre fino ad oggi realizzate, fra le quali Nonluoghi (2009), Florentia (2010), Mith in Florence (2011), Tracce (2013), Firenze riflessa (2013), Firenze calpestata (2014), Firenze dietro la facciata (2015). Al Circolo degli Artisti “Casa di Dante” si è tenuta una mostra antologica Firenze, foto grafie, 2016, documentata da un e-book e da un video riportato su Youtube. In alcuni commenti si legge che Mosi riprende Firenze “con lo sguardo curioso del flâneur che vaga curioso per le vie della città”; che “il primo passo dell’autore è muoversi intorno all’opera scelta e cogliere lo “sguardo” sul paesaggio, per conquistare l’aura che la rende unica”.

Per Firenze calpestata “Pegaso”, n. 12/2013, affermava: “La mostra richiama la conservazione delle memorie storiche silenti sotto il calpestio dei passanti, come la lapide in Piazza della Signoria dedicata a Girolamo Savonarola. Ci offre rapide inquadrature di figure, sorprese in scorci dal basso, nella dinamica degli arti inferiori, nell’azione del camminare, correre, stazionare.”  libri pubblicati sono di solito illustrati da fotografie dell’autore, come nel caso del libro “Ogni sera Dante ritorna a casa. Sette passeggiate con l’autore”, Il Foglio: fra queste la fotografia Ugo di Toscana e il campanile della Badia Fiorentina (su pannello, cm 50 x 70) esposta in occasione dell’incontro del 15 aprile della Camerata dei Poeti. L’altra fotografia su pannello (cm 60 x 45) esposta in occasione dell’incontro del 15 aprile alla Camerata dei Poeti, Il barchino dei renaioli, premiata al concorso “Stefano Ussi” del Circolo degli Artisti “Casa di Dante”. L’opera fa parte del progetto dedicato Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust, che immagina di compiere un viaggio in Italia e di visitare alcune città, fra le quali Firenze. Sette fotografie, di dimensioni ridotte (cm 30 x 25) esposte all’incontro, offrono la scansione visiva ed emotiva del viaggio “immaginato” da Marcel Proust.