Un racconto al giorno. “Mancanze” di Gordiano Lupi (testo) e Riccardo Marchionni (foto).

A Enzo Polidori, un politico vero politico

Mi manca la politica vera, quella fatta per la gente, con la gente, in mezzo alla gente. Mi manca l’onorevole Polidori, sindaco di Piombino, poi deputato. Mi manca Il Magnacolo, ristorante sulla vecchia Aurelia, dove sostavano arbitri di calcio e camionisti, dalle parti di Tarquinia. Mi manca non riuscire a dormire dopo aver visto L’esorcista e Profondo Rosso. Mi manca la scoperta del proibito, il gusto di trasgredire. Mi mancano le televisioni libere, i film porno dopo mezzanotte. Mi manca una vecchia libreria pisana, in Borgo Stretto, dove ho scoperto Dario Bellezza. Mi mancano le riunioni infinite che non portavano a niente. Mi manca sentirmi parte d’un progetto. Mi manca il profumo d’olio canforato in uno spogliatoio. Mi manca il sapore d’erba bagnata, appena tagliata, prima d’una partita di calcio in notturna. Mi manca il sottopassaggio dello Stadio Magona, da anni non lo percorro. Mi manca una figlia che ti chiama babbo e le brillano gli occhi. Mi manca un sogno da realizzare, sono tutti svaniti. Mi manca credere, pure credere male. Mi manca avere il tempo per sbagliare. Mi manca il cinema che racconta la vita, la macchina da presa che pedina le persone. Mi manca la cucina economica del ferroviere, non solo nel film di Germi. Mi manca un’acacia in una casa lungo i binari, leggere al fresco dei suoi rami centinaia di libri. Mi manca il tramonto rosso fuoco dell’acciaieria. Mi mancano le sere d’estate a parlar del domani. Mi mancano notti di mare affacciato al balcone. Mi mancano edicole colme di giornali e fumetti. Mi mancano le sale giochi, il calcio balilla, persino il flipper. Mi manca il Nastro Azzurro, una serata con Cicciolina, il juke-box che suona. Mi manca uno stadio pieno di periferia, una partita contro il Cecina, le ciminiere sullo sfondo. Mi manca scoprire il futuro in sella a un motorino. Mi manca tutto, anche quel che non c’è stato. E le mancanze cadono sul presente, diventano rimpianti, mentre resto a guardare i giorni che scorrono di questa vita …