Iago Sannino “IL RE DELLE ANTILOPI”. Il Foglio Letterario Edizioni.

Getro e Anipe. Un leone e una gazzella. Un legame innaturale che muove contro la tradizione di un ambiente condizionato dall’istinto. Può un sentimento nuovo abbattere millenni di evoluzione? Sullo sfondo mutevole della Savana africana la storia dei due strani animali tenta di rispondere a questa semplice domanda. Lo sviluppo della vicenda è accompagnato dalla crescita del felino che gradualmente prende coscienza della sua diversità. È un viaggio nell’assurdo, dove vita e morte respirano la stessa aria e dove il dubbio è la sola certezza concessa. Questa “fiabola”, ibrido tra fiaba e favola, è un inno in lode a quegli animi coraggiosi che contro ogni avversità rivendicano il possesso della loro vita, della loro scelta, del loro sapersi abitare.

Una scelta nuova che infrange ogni regola che fa tabula rasa della tradizione annullando i ruoli. Questo è il nervo tremante che mi ha spinto a pensare di poter scrivere tale breve apertura. Si perché di apertura si tratta, verso una condizione di precarietà, conseguenza di una singola rivendicazione. Le decisioni ci dicono cosa siamo, non quello che pensiamo e neanche ciò che diciamo: noi siamo un fatto, siamo azione. La rigidità della nostra impalcatura sociale non consente più movimenti nuovi in grado di danzare sui ritmi piacevoli e sostenibili. Corpi di gesso ancorati su strade di ferro. Spero sempre nella buona volontà delle persone, spero sempre di trovare accoglienza. La stessa speranza di Getro, questo strano leone che tanto aiuto mi ha dato. Sono un poeta che ha scritto un racconto e non uno scrittore che scrive poesie.

Iago, pseudonimo di Roberto Sannino. Incontra la poesia intorno ai trentacinque anni. Animato da una profonda attrazione per il potere sonoro del significato, attua incontri pubblici di scrittura dinamica per strutture private, festival ed eventi letterari. Ha portato il progetto itinerante “Fatemi scrivere altro non chiedo: liberi versi in libero spazio” in molte città italiane, riscuotendo ottimi riscontri di pubblico e di critica. Sono 13 i libri di poesia pubblicati con case editrici ENAP (non a pagamento). Ha ideato e messo in scena, “Beethoven in versi” scrittura in presa diretta su base musicale classica. Ha collaborato con mostre di pittura, componendo versi dal vivo stimolato dalle tele esposte. L’ultimo lavoro in versi “Dalla pietra allo specchio” per il Foglio Letterario di Gordiano Lupi, ha ottenuto il premio speciale della critica al GIOVANE HOLDEN di Torino. Ha partecipato al Camp.Cet di Mogol come autore di testi per canzone, attività che ha unito a quella di poeta, ricevendo il premio Lunezia (Aulla) come primo classificato con la lirica “Clochard” e il premio per l’originalità al Giorgio Gaber Lexenia con il testo “Canzonetta”. Vince le ultime due edizioni, risalenti a diversi anni fa, del premio Fonopoli – Parole in Movimento (premiato da Renato Zero) con i testi di canzone “Il Biancospino” e “Il Menestrello”. Risulta tra i premiati al “Dino Sarti” di Bologna con la canzone “Il Cerchio” e al premio Alberoandronico con il testo “17Km”.

Ha collaborato al Jazz Festival di Anzio e Nettuno Estate 2023, scrivendo versi in presa diretta su musica jazz.