Venticinque anni di Foglio Letterario. Con nota dell’editore G. Lupi.

Venticinque anni di Foglio Letterario a percorrere le fiere del libro nei paesi dai nomi più assurdi, persino Traversetolo. Venticinque anni di Foglio Letterario a dire ai passanti distratti dei mercati che no, noi i libri usati non li compriamo, ne vendiamo di nuovi e siamo un editore. Venticinque anni di Foglio Letterario a tradurre poeti dei paesi più strani che nessuno legge, adesso mica solo cubani, anche cinesi e angolani. Venticinque anni di Foglio Letterario a cantare L’avvelenata e il solito voi che siete capaci fate bene ad aver le tasche piene e non solo i coglioni, noi no, noi anche se avessimo previsto tutto questo – dati cause e pretesto – , faremmo di sicuro gli stessi errori, perché siamo nati fessi. Venticinque anni di Foglio Letterario a scalare le montagne dell’indifferenza, quelle sì che sono erte e perigliose, accorgersi che quando ti danno corda e ti ascoltano c’è sempre un secondo fine e allora meglio starsene appartati. Venticinque anni di Foglio Letterario e tu che ascolti Gaber, c’è solo la strada, e ti rendi conto che quello dobbiamo fare, andare per strada e portare il libro tra la gente. Venticinque anni di foglio Letterario e anche se quando è moda è moda, per noi non è mai stata moda, ma andare contro le mode. Venticinque anni di Foglio Letterario, partire da Cuba e tornare a Piombino, passare dai finti comunisti alle fiamme che ardono ancora tra doppi petti e discorsi pieni di eroico fervore patriottico. Venticinque anni di Foglio Letterario e le riviste sono tutte scomparse, adesso va di moda il format, la recensione su Instagram fatta da un influencer di grido. Venticinque anni di Foglio Letterario e ancora impera il mercato delle recensioni a pagamento, anzi è peggiorato, si è diffuso verso il basso.